Normativa separatore d’amalgama

 

 

Carissimi colleghi,
dal 1° gennaio 2019 entrerà in vigore il Regolamento europeo sul mercurio (2017/852) che all’articolo 10 prevede anche la parte relativa alla gestione dell’amalgama dentale. Come ci ricorda l’informativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dal 1° gennaio tutti gli studi che utilizzano l’amalgama dentale nell’attività clinica o rimuovono detto materiale dai denti dei propri pazienti, devono dotarsi di separatori di amalgama con caratteristiche tecniche che prevedano un livello di filtrazione pari ad almeno il 95% delle particelle.

Ricordiamo, inoltre, che dal 1° luglio 2018, l’amalgama dentale non può essere più utilizzata per le cure dei denti decidui, per le cure nei pazienti di età inferiore ai 15 anni e nelle donne in stato di gravidanza o allattamento, salvo nei casi in cui il dentista lo ritenga strettamente necessario per esigenze mediche specifiche

Le particelle d’amalgama contenute nell’acqua reflua di uno studio dentale sono emesse nell’ambiente. Il mercurio presente nell’amalgama, trasformandosi in composti di mercurio, diventa tossico: 1 g di mercurio basta ad inquinare 100.000 litri di acqua potabile! Pertanto, il corretto smaltimento dei residui d’amalgama non è sola un dovere legale, ma un vero e proprio dovere morale per la tutela e la protezione del nostro ambiente. I dentisti possono assumersi questa responsabilità semplicemente installando un separatore d’amalgama.

 

 

 

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